Scritto da Roberto Perin.

Ritmi serrati e stagione sulla via della conclusione per i massimi campionati nazionali di volley.
Nei playoff dove si gioca ogni tre o quattro giorni la situazione varia ad un ritmo vertiginoso nello spazio di pochi giorni.
Solo la settimana scorsa la “pattuglia” veneta contava ancora sette formazioni sulle nove al via. Oggi mentre scriviamo le squadre ancora in gioco rimangono solamente quattro!
Ma andiamo con ordine: SuperLega che vede l’epilogo tricolore tra Perugia e Monza in perfetta parità dopo due gare; la squadra di Lorenzetti si prendere Gara1, quella di Eccheli Gara2 entrambi davanti al proprio pubblico e riduce la contesa ad una sfida due su tre! Uno spettacolo nello spettacolo difficilmente pronosticabile ad inizio stagione.
Tornando alle portacolori venete, destini opposti per Verona e Padova impegnate nei PlayOff 5° Posto. La squadra di Stoychev fa il suo e nell’ultima sfida del girone batte Cisterna per 3-0 e la contemporanea sconfitta di Piacenza per mano della Lube consente agli scaligeri di terminare al primo posto garantendosi il diritto di disputare sia semifinale che eventuale finale tra le mura amiche. Passo falso di Padova, a cui serviva vincere e sperare negli altri risultati per agguantare il quarto posto, ultimo utile per proseguire nel torneo. La squadra di Cuttini vince solo un set a Modena e consente proprio a i “gialli” di staccare il pass per le semifinali dove ad attenderli sarà proprio Verona.
Il ritmo forsennato della stagione fa si che possiamo già dirvi che entrambe le semifinali per la Challenge Cup sono già state disputate (lunedì sera, ndr). Verona ospitava Modena e gli scaligeri non hanno sbagliano: vittoria sui giustizieri di Padova e finale meritatamente conquistata che allevia almeno in parte la delusione della corsa scudetto terminata precocemente.
In finale (in gara unica, ndr) la squadra veneta se la vedrà con la rediviva Lube, che dopo l’eliminazione dalla lotta tricolore, il cambio di panchina e un gioco mai decollato trova il modo di risollevarsi in questa appendice di stagione. I cucinieri battono due volte in casa loro Piacenza, prima nel girone e poi nella semifinale secca e approdano ad una finale che vale realmente la stagione.
Termina la corsa alla SuperLega anche la Delta Volley Porto Viro che in Gara3 di semifinale non riesce nell’impresa di sovvertire il pronostico contro la più quotata Siena. La squadra di Morato già era riuscita a conquistare lo spareggio giocando una gara2 tutta cuore ed orgoglio ma in terra toscana il fattore campo è stato determinante. Porto Viro ci ha creduto ed il vantaggio del primo set ha illuso troppo precocemente i polesani che nulla hanno potuto dal ritorno veemente di Siena.
Da cenerentola della stagione i nerofucsia si sono rivelati la vera sorpresa della A2, sfiorando la finale per la promozione. Stagione comunque non ancora terminata, visto che Porto Viro sarà impegnata dai quarti di Finale di Coppa Italia contro l’Acqua San Bernardo Cuneo, già eliminata in precedenza dalla corsa promozione.
En-plein sfiorato in Serie A3. In semifinale promozione approdano San Donà e Belluno che rispettivamente estromettono Lagonegro e Palmi. E se per i veneziani la qualificazione era abbastanza al sicuro, la doppia vittoria con cui Belluno fa fuori la vincitrice di Coppa Italia e Supercoppa fa molto riflettere sulla condizione e sul gioco della squadra dolomitica. Entrambe le venete si giocheranno con Mantova e Fano le semifinali che portano alla A2. La stessa Fano che elimina i biancoverdi di Motta sudando le canoniche sette camicie. Motta nella seconda gara mette in campo tutto e anche di più ed arriva a davvero un passo dalla “bella”: le quattro palle match del terzo set non sono bastate alla squadra di Marzola per chiudere velocemente i conti e rimandare tutto alla terza sfida. Un set finito poi 31-33 per gli ospiti che da li in poi hanno trovato nuova linfa per i rimanenti due parziali. Dopo quasi tre ore di gioco, la vittoria è andata agli ospiti ma un plauso alla squadra del Presidente Buso va fatto: una stagione iniziata male ma che dopo il cambio di panchina è sicuramente cambiata, maturata sia nel gioco che nell’atteggiamento in campo. L’amaro in bocca per una vittoria sfuggita per un soffio ci sta, ma questo fa guardare avanti con ottimismo per la stagione a venire.
Nel femminile per la corsa al titolo diverso svolgimento rispetto al maschile ma identico risultato.
Conegliano e Scandicci sono pari dopo le prime due sfide ma col fattore campo totalmente sovvertito. Entrambi gli incontri terminati al quinto set, con un’altalena di emozioni e di gioco difficile da descrivere.
Tutto da rifare quindi e terza sfida che riparte dal Palaverde, con l’immancabile, ennesimo, indubbio sold-out stagionale ma soprattutto con Conegliano che torna ad avere il vantaggio del fattore campo.
In gara1 Conegliano parte col freno a mano tirato e con molti errori. Scandicci fa subito la partita e per la squadra di Santarelli è difficile recuperare. Conegliano ha il merito di crederci, anche quando le ospiti nel quarto set hanno il match ball per chiudere anzitempo la contesa, ma Wolozs e compagne non sono dello stesso avviso. Le Pantere recuperano e sembrano trovare lo slancio giusto per portare l’inerzia della serie dalla propria parte. Il tie-break dopo un’iniziale equilibrio pende in maniera decisa verso Conegliano che si trova 13-8 prima e 14-12 poi. Ma non riesce a chiudere un match che sembrava già chiuso. Conegliano cade nuovamente ma stavolta lo fa in casa propria, cosa mai successa sino a questo momento.
Gara2 in toscana ripropone lo stesso andamento della prima sfida ma l’epilogo sarà diverso. Conegliano torna a fare Conegliano e anche se Scandicci è supportata dai 3500 del PalaWanni, le Pantere dimostrano di giocarsela meglio che tre giorni prima. La squadra di Santarelli fa la partita e mette sempre il naso avanti in tutti i set. Scandicci da par suo è più precisa nei finali di primo e terzo set. Lo spartiacque diviene quindi un altro quinto set che vede Gennari e De Kruijf sin dall’inizio, come era accaduto nella finale di Coppa Italia. Ancora una volta la mossa del tecnico di Foligno risulta vincente nonostante la partenza sprint di Scandicci. Antropova sin qui impeccabile dimostra di essere umana e concede qualche errore alle gialloblu. Conegliano approfitta e si porta 10-14 ma non commette l’errore di Gara1: la chiude Fahr con un attacco al centro e da appuntamento per Gara3 nuovamente al Palaverde per continuare questa incredibile serie di finale.