Scritto da Roberto Perin.

Se dici volley, in Italia nella stagione 2023/24, ci sono solo due formazioni a cui guardare: Perugia per il maschile, Conegliano nel femminile. Gli umbri che non godevano certo del favore del pronostico ad inizio torneo, hanno messo in panchina un certo Lorenzetti, ed alla fine ha avuto (ancora) ragione lui. Supercoppa, Coppa Italia e Campionato. Un bel tris al primo colpo che lo rende il primo tecnico in Italia ad aver conquistato lo scudetto in quattro citta diverse. Perugia ha battuto in un’inedita finale per il titolo Milano, certamente anch’essa non pronosticabile come finalista all’avvio con ma una formazione giovane, ricca di talento e di prospettiva che pian piano ha acquisito gioco e sicurezza andando ad accarezzare il sogno tricolore.
Nel femminile si riconferma Conegliano con il settimo sigillo della sua (breve) storia e sesto consecutivo. Per non parlare dell’ennesimo tris (Supercoppa, Coppa Italia, Campionato) che arriva a quota cinque in fila. L’ultima sconfitta per un trofeo italiano, risale alla finale di Coppa Italia 2019 contro Novara, da li in poi le gialloblu hanno sempre vinto tutto quello che si poteva in patria. Davvero un successo clamoroso.
In finale anche Conegliano ha affrontato la sorpresa di stagione, ma fino ad un certo punto, ossia quella Scandicci capace di eliminare Milano in due partite e di infliggere l’unica sconfitta al Palaverde all’Imoco proprio in Gara1 della serie finale.
Conegliano deve aver visto le streghe dopo quella partita e ci ha messo un pò per tornare quella a cui molti si erano abituati: gara2 è stato probabilmente lo spartiacque che ha consegnato lo scudetto, seppur virtualmente, ancora una volta nella Marca Trevigiana. Scandicci non ha saputo sferrare il colpo decisivo e la squadra di Santarelli ha ridato vita ad una serie che si stava complicando oltremodo. Gara3 e Gara4 hanno avuto il medesimo punteggio per Wolows e compagne (3-1, nr) con Conegliano apparsa in crescendo di condizione e di gioco con Haak vera mattatrice ed MVP con merito della serie tricolore.
Ma non finisce qui: manca ancora la ciliegina sulla torta. Quella Champions League conquistata sinora solo una volta a fronte di tre finali disputate. Avversaria sarà Milano, ferma ai box da oltre un mese, che tra le proprie fila annovera le ex-Pantere Sylla, Folie e soprattutto Paola Egonu, capace di vincere il trofeo con già tre squadre diverse e che vorrà aumentare il numero di questa personale statistica. Insomma se Conegliano riuscisse anche in questa impresa saremmo innanzi ad un vero capolavoro sportivo.
Niente da fare per Verona, battuta nella finale secca per il posto in Challenge Cup 2024/2025 dalla Lube Civitanova, apparsa in grande condizione. Le dimissioni del tecnico Blengini e la promozione a capo allenatore del vice Giannini ha giovato e non poco ed il cambio di guida tecnico ha dato una scossa a tutto l’ambiente. Tranne la sconfitta in casa contro Verona avvenuta subito dopo le dimissioni dell’ex tecnico, i cucinieri hanno inanellato solo vittorie che ha consentito alla squadra marchigiana l’approdo in Europa, seppur dalla porta di servizio, ma che nessuno si sarebbe mai aspettato.
In Serie A2, concluso il campionato si va verso l’epilogo della Coppa Italia. La Delta Volley Porto Viro sarà impegnata nella doppia sfida contro l’Acqua San Bernardo Cuneo, già battuta ed eliminata nei quarti di finale playoff dove il fattore campo non ha per nulla inciso. Ora per i polesani si palesa una sfida con andata e ritorno ed eventuale Golden set. Prima sfida in terra veneta e ritorno in piemonte quattro giorni dopo per decretare chi parteciperà alla Final Four che si terrà proprio a Cuneo l’11 e 12 maggio 2024.
In Serie A3 colpaccio del San Donà che gioca una partita impeccabile a Mantova, in casa dei dominatori del Girone Bianco, apparsi in netto calo rispetto ai veneziani. Una vittoria fuori casa che da morale e getta le basi per una finale playoff che potrebbe consentire alla squadra di Moretti il salto di categoria tanto inseguito. Ma prima c’è da battere nuovamente Mantova, ma il vantaggio del fattore campo ed il supporto del pubblico amico possono essere l’arma in più per piegare la resistenza dei lombardi.
Niente da fare infine per Belluno. La squadra di Colussi non ripete le ultime prestazioni e in trasferta da Fano torna con le ossa rotte, in un palazzetto inviolato da più di un anno solare. I marchigiani già giustizieri di Motta nei quarti, attaccano subito e impongono un ritmo che Schiro e compagni fanno fatica a sostenere. Quasi un’ora e mezza di gioco e nessun set vinto. Ma ora serve resettare tutto per Gara2 e siamo convinti che la voglia di vincere non mancherà ai rinoceronti e che la Spes Arena di Belluno sarà più calda che mai a supporto dei propri atleti!
E poi quanto sarebbe bella una finale di playoff tutta veneta?