Scritto da Roberto Perin.

Ultime battute per le squadre venete ancora impegnate nella lunga stagione 2023/24 di volley.
Porto Viro, uscita prematuramente dalla corsa alla Serie A1, si regala un bel finale di stagione conquistando la Final Four di Coppa Italia di A2.
Nerofucsia che espugnano (ancora) il palazzetto di Cuneo, per la terza volta in poco più di un mese e bissano il successo della gara di andata col medesimo punteggio approdando alla Final Four che si disputerà proprio sul parquet piemontese.
La squadra di Morato non fa calcoli e subito imprime un ritmo che Cuneo fatica a contenere ed il primo set è appannaggio dei polesani. Cuneo con le spalle al muro gioca con cuore il secondo parziale e riesce a riaprire la contesa con qualche flebile speranza in più. Equilibrio anche nell’inizio di terzo set poi salgono in cattedra Tiozzo e Jensen che operano lo strappo decisivo, quello che consente a Porto Viro di vincere il terzo set e di chiudere ogni discorso qualificazione.
Il quarto parziale è una passerella da ambo le parti per chi ha giocato meno ma anche qui Porto Viro dimostra di essere ancora sul pezzo e chiude la gara sul 3-1. In semifinale l’avversario sarà al Consoli Brescia, mentre dall’altra parte del tabellone si affronteranno Grottazzolina e Ravenna.
Niente finale promozione per Belluno. Al Palasport Allende arrivano applausi nel dopo gara per i rinoceronti che danno tutto e anche di più per sgambettare i locali. L’impresa non era semplice. Fano si è dimostrata, tra le mura amiche, imbattibile e anche stavolta il fortino a retto. Ma Belluno ha combattuto su ogni palla. Se il primo set fosse andato ai rinoceronti forse forse….
Ma la storia non si fa coi “se” o i “ma” e Fano è brava a sfruttare le occasione che le si parano davanti.
Belluno ha il merito di crederci e riapre i giochi con un secondo set strepitoso che qualche preoccupazione ai locali la provoca sicuramente. Fano mette in campo l’artiglieria pesante ma nonostante questo non domina come molti si aspettano. Belluno argina l’azione fanese ma è nei dettagli che la formazione marchigiana è esperta. Finisce 3-1, con gli applausi del Pala Allende alla squadra di Colussi, che esce a testa altissima dalla contesa e che si rammarica di non aver potuto regalare ai coraggiosi tifosi bellunesi, un risultato diverso. Peccato per il finale ma la stagione di Belluno è comunque da incorniciare: mancava la ciliegina ma per quello si può sempre migliorare.

La ciliegina invece arriva dalla Turchia, sotto forma di un doppio successo italiano in Champions League.
Prima i maschi del Trentino Volley si sbarazzano in tre set dei malcapitati polacchi del Jastrzebski Wegiel. Michieletto (MVP della finale, ndr) è il più carico della squadra e lo si nota ad ogni punto. Trento parte male solamente nell’avvio di secondo set, dove gli avversari provano a soffocare il gioco di Sbertoli ma è solo un fuoco di paglia. Trento pian piano recupera ed è brava nei momenti cruciali del set a sfruttare la occasioni a proprio favore. Terzo parziale viaggia punto a punto fino a metà, poi Podrascanin e Rychlicki operano il break decisivo sul 21-18. Il capitano mura l’ultimo punto e riporta a Trento quella coppa che mancava dal 2011.
Fanno festa anche le ragazze del Conegliano che calano il poker di trofei in stagione. Dopo Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto la squadra di Santarelli si prende anche l’Europa. Strepitoso ruolino di marcia delle Pantere che con un percorso netto nella maggior competizione continentale, si regalano un incredibile Grande Slam.
Non è stata facile nemmeno questa finale contro (ancora) Milano, ai box da più di un mese per la prematura uscita di scena nella corsa al tricolore. Conegliano parte forte e vince il primo set in maniera anche troppo facile. Milano ha il merito di rimanere aggrappata alla gara in tutti i modi anche quando nel finale di secondo set dimostra di avere il braccino e per poco non ci rimette il set che di fatto riapre la gara. La partita non è delle più spettacolari viste in stagione ma la posta in palio è alta e gli errori si accumulano da ambo le parti. Conegliano vince il terzo set, Milano il quarto e ancora una volta il the-break deciderà l’ennesima sfida tra le due formazioni. Quinto set in equilibrio quasi fino al cambio di campo: poi sale in cattedra la coppia usa Robinson-Cook/Plummer che spacca la gara e porta l’inerzia verso Conegliano. Milano non riesce a rispondere, Fahr blinda il vantaggio a muro e le Pantere controllano fino all’errore in attacco che fa esplodere il popolo gialloblu sia sugli spalti che quelli rimasti a casa a guarda la partita dalla tv. Ancora una volta Milano mastica amaro, amarissimo e perde ancora contro quella che realmente si conferma essere la bestia nera della formazione meneghina.
Una stagione unica, strepitosa con cinquanta gare disputate e due sole sconfitte. Un ruolino difficilmente replicabile ma si sa, alle vittorie non ci si abitua mai.