Scritto da Roberto Perin.
Serie A1 maschile amara sia per Padova che per Verona. Entrambe reduci dal derby dove ad avere la meglio fu la formazione bianconera, nella 7° giornata di andata di campionato arrivano due sconfitte. Padova, in partita solo nel secondo set, non riesce a contenere l’Allianz Milano e per Porro e compagni la disputa si conclude abbastanza velocemente.
Per Verona, tra le mura amiche, l’avversario era ancora più proibitivo. Al Pala AGSM sold-out con Perugia, vicecampione d’Italia e prima della classe ed il risultato appariva scontato. E così è stato: Giannelli ha orchestrato bene i suoi attaccanti, cosa che non è accaduta nel campo veronese dove solamente il muro ha espresso un buon risultato. Una sconfitta che relega i gialloblu al terzultimo posto con solo due vittorie in sette gare e sette punti complessivi, gli stessi che ha incamerato Padova e che mette i patavini davanti solamente per il numero di vittorie.
Cattive notizie anche in Serie A2, dove la Delta Volley Porto Viro cade al tie-break nella gara interna con l’Acqua San Bernardo Cuneo. Dopo il buon punto con Pineto in trasferta di sette giorni fa, quello tra le mura amiche contro i piemontesi sa più di occasione sprecata che di punto conquistato. Sotto due volte, i nerofucsia riescono a ritornare in gara, annullando pure un match point nel quarto set, ma nel set finale Cuneo dimostra di essere più cinica e spietata nei momenti clou e riesce a far sua la gara. In classifica sia Porto Viro che Cuneo si insediano a centro classifica con gli stessi punti (13) e lo stesso bilancio vittorie/sconfitte (4/4). In testa comanda sempre imbattuta Grottazzolina, mentre in coda Ortona rimane ancora senza vittorie e solamente due punti in carniere.
Le buone notizie arrivo dalla A3 dove tutte le venete vincono e portano a casa l’intera posta. Il San Donà capolista sbarcava in scena in Sardegna e contro il CUS Cagliari ottiene l’ottava vittoria consecutiva mantenendo saldamente la testa della graduatoria. Per la squadra di Moretti un match tirato, nei punteggi quanto nell’intensità ma che alla fine ha premiato la formazione veneziana brava nei momenti cruciali dei set con cinismo ed accuratezza. Un buon test in vista del derby con Motta del prossimo fine settimana dove i leoni biancoverdi arrivano da una vittoria, sofferta, in casa contro Savigliano. Per Saibene e soci bene nei primi due set dove Motta è più efficace in battuta e in attacco e mette alle corde gli ospiti. Il terzo set parte anche bene per i padroni di casa ma Savigliano si scuote e punto dopo punto recupera e riapre la gara. Nel quarto parziale Motta dimostra più degli ospiti di volere la vittoria e dopo un inizio punto a punto, Motta va avanti e non si volta più fino alla fine. Vittoria netta anche per Belluno che non ha difficoltà a battere Brugherio in un match a senso unico dall’inizio alla fine. La classifica vedo come già detto San Donà in vetta appaiata a Mantova ma con una gara in più. Per Belluno quarto posto in solitaria ad un punto da Acqui Terme, terzo. Motta si issa al quarto posto, in coabitazione proprio con Savigliano, battuta nel turno odierno.
Per il volley al femminile, nella giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Prosecco DOC Imoco Volley vince la 9^ di campionato contro Casalmaggiore e prosegue la marcia imbattuta in testa alla classifica. La squadra, seppur orfana di Wolosz, Plummer e Lubian, continua a macinare gioco e risultati e procede spedita verso la fine del girone d’andata. Dietro le Pantere vincono ancora sia Novara prossimo avversario di Conegliano che Milano, mentre Scandicci frena e vince solamente al tie-break contro Chieri. In coda, Trento in settimana ottiene la sua prima vittoria ma nell’ultimo turno perde (male) in casa con Vallefoglia per 3-0 rimanendo a fondo classifica con soli due punti.
Nel girone A della Serie A2 l’Altafratte non ripete la gara d’andata e a Messina arriva un’ulteriore sconfitta che non dà continuità alla prima, storica, vittoria nel turno infrasettimanale contro Pescara in uno scontro tra le deluse del campionato. La squadra di Rondinelli ci prova, almeno nelle prime fasi della gara, ma contro la terza forza del campionato c’è ben poco da fare. Le locali ci mettono poco a riprendere in mano le redini del gioco e per l’Altafratte è notte fonda, in tutti i sensi. Sì, perché nel secondo set una parte dell’illuminazione salta ma serve solo ad allungare l’agonia di una partita già segnata in partenza. Per le padovane non era questa la gara dove fare punti, ma una reazione più incisiva ce la si poteva aspettare, almeno sullo slancio della prima vittoria di soli quattro giorni prima.
Nel girone B stessa sorte anche per Montecchio che tra le mura amiche ospitava il big match contro Macerata, dove solamente gli episodi nei momenti cruciali hanno indirizzato la gara in terra marchigiana. Nella sconfitta per 1-3 è ammirevole l’atteggiamento della squadra di Buonavita, che pur orfane di Botezat e Mazzon, ha venduto cara la pelle portando Macerata sempre al limite dei vantaggi in tutti e quattro i parziali dimostrando di occupare non a caso la posizione in classifica. Le vicentine scivolano al quarto posto, scavalcate da Cremona e da San Giovanni in Marignano ma ancora in piena corsa per il primato del girone.