Scritto da Roberto Perin.

Turno da giramenti di testa per la Serie A di volley. Si perché le vittorie e le sconfitte non sono mancate nemmeno nell’ultimo turno. Anzi doppio turno. Prima i maschi che in Superlega nella settimana appena trascorsa giocano per ben tre volte. E per le Verona e Padova visto che erano impegnate nel derby, una doveva vincere (o perdere). L’ha spuntata e nettamente Padova, che non lascia spazio al gioco veronese mai i partita. Per la squadra di Baldovin invece una gara controllata dall’inizio alla fine con maggiore lucidità nei finale di set che ha consentito ai bianconeri di tornare a casa con i tre punti. E per Verona un’altra giornata storta. L’ennesima in attesa che si possa perfezionare quel rinforzo che Stoytchev ha cercato di ri-portare (Kaziynsky?) all’ombra dell’Arena. Pronto però il riscatto sabato nell’anticipo contro Vibo Valentia che porta un pò di ottimismo e consente agli scaligeri di agguantare la zona playoff, obiettivo minimo dichiarato. Di contro Padova nella gara domenicale continua il trend positivo iniziato nel derby e per pochissimo non si prende anche lo scalpo di Trento, che vince al tie-break con un emozionante 20-18 finale. Per Baldovin un’altra bella prestazione dei propri ragazzi che consolida il sesto posto in classifica con ben due gare da recuperare rispetto a gran parte delle avversarie. In vetta una piccola rivoluzione. Macerata nell’infrasettimanale cade (male) a Modena e consente l’aggancio a pari punti di Perugia, che conta comunque una gara in più. Ne approfitta Modena che con la doppia vittoria avvicina la coppia di vertice a soli due punti ma sempre con la Lube con una garni meno rispetto alla compagnia. Trento rimane stabile al quarto posto grazie alla vittoria appunto su Padova anche se solo al quinto set. Milano infila la quinta sconfitta consecutiva e si sgancia definitivamente dal gruppo di testa.

Derby anche in Serie A3 per le venete. A Motta arrivava la capolista Porto Viro che, fatta eccezione per il secondo set, non ha difficoltà ad imporsi per 3-0 e continuare in solitaria la corsa in vetta. Motta che arrivava dalla vittoria di Brugherio non è servito il cambio di panchina (improvviso quanto inatteso, ndr) avvenuto ad inizio settimana, con l’esonero di Barbon per il “ritorno” di Pino Lorizio. Il tecnico trevigiano, che mai aveva subito un esonero in carriera, si ritrovato col classico pugno di mosche in mano a cui non ha saputo darsi una spiegazione. Sta di fatto che a Lorizio è subito capitato l’Everest da scalare e per quanto potenziale inespresso potesse avere per bocca della società, la squadra non poteva certo aspettarsi un miracolo in soli cinque giorni. Porto Viro sorride ed avanza, Motta incarta e ri-torna fuori dalla zona promozione ri-sorpassata da Prata dopo nemmeno una settimana, con la variante che i friulani ora hanno tre punti in più ed un morale sicuramente diverso.
A dare una mano a Porto Viro ci pensano Torino che nonostante il penultimo posto riesce nell’impresa di fermare il Cisano Bergamo ma sopratutto San Donà, che al Barbazza danno il meglio di se contro Civitanova, la stessa che aveva preso a pallate proprio Motta nemmeno un mese fa. I veneziani spingo a tutta i primi due set (vinti), mollano nel terzo ma nel quarto recuperano energie e gioco e chiudono con un bel 3-1 che fa morale ma soprattutto classifica. Infatti con questa vittoria San Donà si porta a cinque lunghezze sopra la la zona retrocessione e può guardare alla prossime gare con più ottimismo.
Falsa partenza in Serie A2 femminile per Montecchio, che all’esordio nella seconda fase del girone Salvezza, in casa perde al tie-break con Cutrofiano con molti rimpianti. Una gara in altalena, con un primo set non giocato ed appannaggio delle ospiti che sfruttano tutto lo sfruttabile in fatto di occasioni ed errori avversarie. Le vicentine di Beltrami resecano tutto e ricominciano da zero e vanno avanti per 2-1 prima di rimettere in gioco le salentine e andare a giocarsi la vittoria al quinto set. Ed anche nel set decisivo Montecchio avanti per larghi tratti per poi sgonfiarsi a pochi passi dal traguardo. Peccato, una gara che almeno poteva dare due punti e che ne porta solamente uno, utile per mantenere la testa del girone assieme a Macerata ma indietro per numero di vittorie. Classifica che tiene conto degli scontri della prima fase con le avversarie già incontrate e per questo ancora più importante lasciare meno punti per strada in modo da non ritrovarsi invischiati in situazioni scomode.
In Serie A1 femminile al Palaverde arriva Caserta. Una società che in questo periodo sta vivendo un momento delicato, sicuramente non da squadra di massima serie. È stato un allenamento o poco più. Conegliano non ha voluto infierire mandando in campo le “riserve” ma è stato in un massacro: 25-9, 25-15; 25-9 che serve solo alle statistiche, non di certo alle casertane che in ogni caso anche se rimaneggiate, sono scese in campo lo stesso, contro tutto e contro tutti. E a celebrare questa perseveranza ci pensa la tifoseria di Conegliano che a fine gara lascia il proprio spazio in Curva SUD, si mette nella gabbia della tifoseria ospite e si mette a cantare ed incitare la squadra avversaria come fosse la propria: CHAPEAU. Un gesto magari che non servirà a sistemare i problemi societaria ma che serve come gesto di sport per lo sport in un pomeriggio dove quasi 4000 persone sono accorse lo stesso, consapevoli di “dover” assistere ad un film già visto. E siamo sicuri che le ragazze e i tecnici di Caserta presenti sul parquet abbiano apprezzato questo gesto, gli applausi spontanei partiti dal Palaverde a testimoniare che lo sport vince sempre. Per la cronaca Conegliano sempre prima, con sei punti su Busto che vince il big match con Novara che rimane terza a distanza siderale dalla vetta. Colpaccio Monza che sbanca Scandicci 3-2 che rimane quarta. Chieri conferma il suo ottimo momento di forma e batte in trasferta il Bisonte ed aggancia proprio le toscane al settimo posto. Bergamo fa lo sgambetto a Casalmaggiore (in costante caduta) e avvicina la zona playoff. Ed in settimana altro turno per la diciottesima giornata, prima di arrivare alla gara di domenica con l’eterno duello tra Conegliano e Novara già sold-out da giorni.